Adenoma prostatico: quali sono i sintomi e come riconoscerlo

la diagnosi dell'adenoma prostatico

diagnosi dell'adenoma prostatico dal medico urologoAdenoma prostatico: i sintomi

L'adenoma prostatico comporta sintomi di tipo irritativo e ostruttivo. I più conosciuti e comuni sono la disuria (difficoltà alla minzione), l’urgenza minzionale (incapacità di ritardare l'atto di urinare), l’aumento della frequenza delle minzioni diurne (pollachiuria) e notturne (nicturia). L’adenoma della prostata comporta la compressione sul canale uretrale e complica la minzione, per cui si ha difficoltà a iniziare la stessa: il getto urinario risulta irregolare con intermittenza di emissione del flusso, c’è un incompleto svuotamento della vescica, il flusso urinario è debole con getto anche sulle scarpe e sforzo nella minzione, usando il torchio addominale. 

Si può prevenire l’iperplasia prostatica benigna?

Il processo di invecchiamento della ghiandola prostatico, che genera una prostata disomogenea è usualmente progressivo. La prevenzione gioca un ruolo importante e consiste in una diagnosi precoce che si ottiene sottoponendosi a controlli periodici dopo i 40 anni, tempestivamente quando insorgono disturbi minzionali. È importante seguire un'alimentazione equilibrata, evitando peperoncino, birra, insaccati, spezie, pepe, superalcolici, caffè e crostacei. 

La diagnosi dell'adenoma prostatico 

La diagnosi dell'iperplasia adenomatosa prostatica benigna necessita di una visita urologica con esplorazione rettale digitale. Lo specialista può richiedere altri esami, utili a monitorare il flusso urinario e accertare un cattivo e incompleto svuotamento della vescica, stabilire l'esatto volume prostatico con una ecografia prostatica trans-rettale, monitorare evolutivamente la prostata con il dosaggio del PSA (antigene prostatico specifico).

I trattamenti dell'adenoma prostatico

Farmaci specifici consentono di ridurre sensibilmente i disturbi urinari associati adenoma della prostata. Le procedure chirurgiche prioritariamente endoscopiche, sono necessarie quando la prostata adenomatosa è tale da provocare un'ostruzione urinaria sintomatica e la terapia farmacologica risulta inadeguata. La chirurgia tradizionale è stata sostituita dalle tecniche endoscopiche, mini-invasive.

La chirurgia permette la riduzione dei sintomi normalmente duratura per tutto il periodo di vita. La tecnica chirurgica più comune è la resezione transuretrale della prostata (TURP), ovvero si inserisce un endoscopio (strumento a fibre ottiche) attraverso l’uretra e si seziona la prostata in sottili sfoglie eliminate dall’uretra peniena. Un elettrobisturi collegato a un endoscopio viene utilizzato per asportare quello che comunemente si chiama adenomatosi prostatica.

sintomi e problemi portati dall'adenoma prostatico nell'uomoLa TURP non prevede un’incisione della pelle. Il decorso post-operatorio medio richiede tre giorni e raramente emotrasfusione. Nel post-operatorio verrà posizionato un catetere e dei lavaggi che verranno rimossi nella terza giornata.

La TURP può comportare complicanze, le più frequenti sono l’infezione e il sanguinamento. La procedura può anche causare disturbi erettivi. La frequenza con cui si verifica la disfunzione erettile è sconosciuta. Alcuni studi ritengono che fino al 25% degli uomini sottoposti alla TURP lamenti la disfunzione erettile, ma le percentuali della maggior parte delle stime sono inferiori (5-10%). Dopo la TURP, alcuni pazienti possono avere un'eiaculazione retrograda.

I trattamenti alternativi

Onde di radiofrequenza (vaporizzazione a radiofrequenza) procedura di termo terapia ad alta energia, in questo sistema una corrente di radiofrequenza monopolare a bassa frequenza comporta una necrosi coagulativa per riscaldamento. Trattamento ambulatoriale disostruttivo con precise indicazioni. Laser terapia interstiziale (TPLA), un innovativo trattamento ambulatoriale che riduce il volume prostatico del 30-40 % consentendo un soddisfacente recupero della regolare minzione.

  • Ultrasuoni (ultrasuoni focalizzati ad alta intensità; non approvati negli Stati Uniti per il trattamento dell’IPB)
  • Vaporizzazione elettrica (elettrovaporizzazione transuretrale)
  • Laser (laserterapia) con luce verde green laser per il trattamento in day surgery o con una notte di ricovero, sembra attualmente essere il gold standard perché di facile esecuzione in assenza di perdite ematiche, proponibile anche in pazienti complessi che assumono anticoagulanti.
  • Rezum è un trattamento innovativo per curare l’ipertrofia prostatica benigna (IPB) sviluppato negli Stati Uniti e arrivato in Europa nel 2017-2018: nasce come terapia alternativa all’intervento chirurgico di asportazione dell’adenomioma della prostata che causa una condizione ostruttiva.

Il trattamento Rezum

La terapia con vapore acqueo (REZUM), è una procedura mini-invasiva che permette di eliminare l’eccesso di tessuto prostatico che causa i sintomi urinari. Il Rezum utilizza energia termica sotto forma di vapore acqueo, da inoculare nella prostata in dosi controllate di 9 secondi, per un totale di 6-8 iniezioni nella singola seduta.

Si realizza posizionando, con procedura endoscopica, un sottile ago all’interno della prostata ingrandita e porta a una progressiva riduzione del volume della ghiandola prostatica. Consente la riduzione del volume prostatico di circa il 40%È indicato negli uomini con una prostata ingrossata fino agli 80 grammi, per dimensioni maggiori i casi vanno attentamente valutati con il proprio urologo di riferimento certificato.

Il trattamento permette, in tempi brevi, la normale ripresa della funzione urinaria e non modifica la morfologia dell’apparato, preservandone tutte le funzioni sia sessuali che eiaculatorie. Le cellule, dopo il trattamento, vanno incontro a un processo di morte cellulare, riducendo così il volume del tessuto prostatico che comprime l’uretra. Il vapore all’interno della prostata genera il repentino collasso della vascolarizzazione contribuendo alla riduzione delle dimensioni all’interno del canale uretrale, rendendo in questo modo la procedura non cruenta.

difficoltà di minzione negli uomini con adenoma prostaticoQuali sono i soggetti che possono usufruire con successo del trattamento Rezum?

Tutti i pazienti che a causa dell’ingrossamento della prostata lamentano sintomi minzionali ostruttivi e non rispondono alla terapia medica.

Il trattamento è indicato in quei pazienti che pur rispondendo positivamente alle terapie farmacologiche, le debbono sospendere a causa dell’insorgenza degli effetti collaterali o in quelli che non possono affrontare un intervento chirurgico endoscopico classico o per via di controindicazioni anestesiologiche, e in caso di cardiopatie che impongano l’assunzione di farmaci anticoagulanti.

Il trattamento viene effettuato in regime di Day Hospital. Il tempo di procedura non supera i 10 minuti e necessita di una leggera sedazione profonda.

Quali sono i vantaggi del Rezum nel trattamento dell’iperplasia prostatica benigna?

  • La minima invasività, la rapidità e facilità di esecuzione, l’assenza di ricovero.

  • L’assenza quasi totale di rischi di sanguinamento intra o post procedura, 

  • Il trattamento Rezum non produce effetti negativi sull’attività sessuale e non determina eiaculazione retrograda o disfunzione erettile.

Per identificare la sintomaticità di una prostata ingrossata è importante rivolgersi a un Medico Specialista Urologo, in grado di stabilire la giusta terapia. Ricordiamo, tuttavia, che alcune malattie possono essere identificate anche sul nascere, attraverso una visita di prevenzione Andrologica-Urologica, in particolare in determinati periodi della vita: durante l'infanzia, nel periodo puberale, in età adulta e in età avanzata.

Per ricevere maggiori informazioni o prenotare una visita andrologica e urologica a Roma chiamami al 3358159508 - 06 54282073 o scrivi una email a antoninolagana@gmail.com o prenota online la tua visita di prevenzione urologica di controllo.

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