La visita per la prevenzione in Uro-Andrologia
L’Uro-Andrologo rappresenta una figura di grande interesse per il maschio, perché la salute sessuale e riproduttiva costituisce per l’uomo un bene prezioso.
Prevenire e affrontare eventuali problemi con lo specialista può migliorare la qualità della vita nell’età riproduttiva e nell’età più avanzata.
Gli interventi di prevenzione hanno come obiettivi principali quelli di:
- fornire tutte le informazioni necessarie alla prevenzione delle malattie più frequenti di pertinenza uro-andrologica;
- identificare quanto più precocemente possibile le patologie benigne e maligne del maschio.
Grazie alla visita andrologica e urologica possono essere diagnosticati e curati disturbi come:
- eiaculazione precoce;
- disfunzione erettile;
- infertilità maschile;
- presenza di piccole malformazioni;
- fimosi;
- frenulo breve;
- disturbi della minzione;
Negli anni ’80, uno studio personale condotto con il Dr. Gianfranco D’Ottavio, presso scuole medie superiori e palestre romane, dimostrò come i ragazzi tra i 14 e 18 anni non effettuassero controlli specialistici dopo aver perso il contatto con il pediatra. Lo studio rivelò, inoltre, come fosse molto frequente il riscontro di malattie a carico dei genitali, come il varicocele, che potevano portare ad alterazioni serie della fertilità. Nel passato in Italia esisteva un filtro che riusciva a “ad evidenziare” tutta una serie di problemi e patologie uro-andrologiche altrimenti non diagnosticate: la visita di leva. Attualmente questo filtro non è più utilizzabile.
Rare e discontinue sono le campagne tese a promuovere indagini di prevenzione in campo andrologico: in primis, per una incomprensibile mancanza di sensibilità nei confronti di questi tematica. A tale proposito va segnalata l’iniziativa della Società Italiana di Andrologia (S.I.A.) che dal 2001 organizza annualmente una Settimana di Prevenzione Andrologica.
Stesso dicasi nell’età avanzata: uno mio studio condotto sotto il supporto della Regione Lazio in 10 centri per anziani ha dimostrato come ben il 35% non effettuava controlli specialistici dopo i 50 anni di età.
Quando e perché consultare l’uro-andrologo?
I momenti in cui oggettivamente è importante fare prevenzione sono: l’infanzia, il periodo puberale, l’età adulta e l’età avanzata.
In ognuno di questi momenti devono essere ricercate le patologie che più frequentemente si presentano in quella fascia d’età.
Infanzia: si valuta la normalità dell’apparato genitale (assenza di criptorchidismo, presenza di frenulo breve, di fimosi od altre alterazioni dei genitali esterni.
Pubertà: si verifica che non ci siano ritardi nello sviluppo sessuale e si identifica quanto più precocemente possibile un eventuale varicocele o altre situazioni che potrebbero compromettere la fertilità futura del soggetto.
Età adulta: l’attenzione è posta principalmente sulle malattie infiammatorie e/o trasmissibili, che presentano un'alta frequenza propio in questo periodo della vita maschile.
Età avanzata: l’attenzione è volta principalmente alla valutazione e prevenzione delle malattie della prostata, in modo particolare al cancro della prostata, che rappresenta la prima causa di morte nel maschio non fumatore.
È consigliabile, a scopo preventivo, eseguire una visita di controllo annuale a partire dai 40 anni. Tali programmi di prevenzione generalmente prevedono l’esecuzione di un dosaggio ematico del PSA (Antigene Prostatico Specifico), di una visita clinica con esplorazione rettale ed eventualmente di una ecografia prostatica transrettale.
Come si svolge una visita urologica - andrologica?
Una valutazione uro-andrologica si effettua rivolgendosi allo specialista ed è simila a una normale visita medica. Questa comprende, infatti, la raccolta di una anamnesi, la visita specialistica e, laddove necessario, accertamenti diagnostici strumentali (esempio ecografie, esami di laboratorio o altro).
Le malattie che vanno particolarmente ricercate sono:
- Patologie che possono influire sulla fertilità: la causa più frequente di infertilità maschile è il varicocele. Una diagnosi precoce di tale patologia può essere utile nel prevenire danni più gravi. La ricerca di tale affezione deve essere fatta specialmente in presenza di familiarità per varicocele (padri, fratelli portatori di tale patologia).
- Patologie infiammatorie e/o trasmissibili: molte infiammazioni dell’apparato genitale possono compromettere la fertilità maschile. Prostatite, orchite, orchiepididimite epididimite, condilomi, molluschi contagiosi, malattie sessualmente trasmesse (MST) sono ovunque in forte aumento. Conoscere le modalità di trasmissione di queste malattie e i mezzi con cui evitare di venire contagiati è lo scopo di un corretto programma di prevenzione urologica.
- Patologie a rischio per neoplasia: la criptorchidia, ossia la permanenza dei testicoli nel canale inguinale, rappresenta un rischio documentato di trasformazione neoplastica del testicolo, oltre a rappresentare un danno per la fertilità. Le neoplasie testicolari sono affezioni rare; ciò nonostante, come per la mammella nella donna, si raccomanda l’autopalpazione che viene spiegata dallo specialista andrologo e risulta agevole da effettuare con la coscienza della anatomia dei propri genitali. Un’altra neoplasia che necessità di prevenzione e diagnosi precoce è il carcinoma della prostata. Tale affezione rappresenta la più frequente causa di neoplasia nel maschio dopo le neoplasie polmonari.
Una semplice visita con esplorazione rettale, unitamente a una storia del psa (esame del sangue) e una ecografia trans rettale sono esami utili a formulare una diagnosi precisa da portare a trattamento e guarigione di una neoplasia maligna.
È ovvio che durante una visita preventiva vengono esplorati tutti gli organi potenzialmente soggetti a malattia, quindi, tra gli altri: rene, surrene, vescica. Questo costituisce un sistema sicuro per evitare spiacevoli conseguenze legate a malattie misconosciute.
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