L’ecografia dell’apparato uro-genitale: che cos'è e come si svolge
L’ecografia dell’apparato uro-genitale consente di esplorare, oltre il rene e le vie urinarie (ureteri e uretra), anche la vescica e altri organi vicini, come le ghiandole surrenali, il retroperitoneo, la prostata, il pene e i testicoli. Come ogni altra ecografia, anche quella relativa all’apparato urogenitale si basa sull’utilizzo degli ultrasuoni.
Il paziente è esaminato sia in posizione supina che prona e, talvolta, anche laterale. Il medico dovrà successivamente applicare un gel sulla zona addominale e lombare. Il gel serve a far scorrere la tradizionale sonda dell’ecografo e a eliminare l’aria tra la cute e la sonda. Questo tipo di esame viene quindi effettuato per via transaddominale con una tradizionale sonda ecografica.
Quando viene prescritta l’ecografia renale?
L’ecografia renale viene prescritta in caso di insufficienza renale, rene policistico, infezioni, coliche renali, ostruzioni delle vie urinarie. È utile in caso di azotemia alta e di problemi della diuresi o della minzione, e in caso di sangue nelle urine. Permette di evidenziare la presenza di calcoli nei reni o negli ureteri (piccoli condotti che collegano i reni alla vescica e dove i calcoli spesso restano intrappolati), la presenza di malformazioni dell’apparato urinario, di cisti e altre neoformazioni, sia benigne che maligne. Permette anche di osservare la vescica e di studiarne la forma, le pareti, il lume e il residuo post-minzionale. Con l’ecografia renale si può fare una valutazione della prostata, come descritto nell’ecografia prostatica sovrapubica.
Come si svolge l’ecografia renale
L’ecografia renale non ha controindicazioni pertanto non richiede particolari precauzioni o attenzioni. Può essere effettuata anche con mestruazioni in atto. L’esame è indolore, sicuro e non invasivo. A differenza delle radiazioni ionizzanti usate nelle radiografie, gli ultrasuoni sono innocui per i pazienti. Occorre che la vescica sia piena, quindi è necessario bere un litro d’acqua (non gassata) un’ora prima di effettuare l’esame e non urinare nelle precedenti tre ore. È preferibile una dieta leggera nelle 4-6 ore precedenti l’esame. In caso di pazienti cardiopatici, o molto anziani, le norme di preparazione possono essere leggermente diverse. In tali circostanze bisogna attenersi alle istruzioni ricevute in fase di prenotazione. Al termine dell’esame, il medico chiederà al paziente di svuotare la vescica per poter valutare il residuo urinario post-minzione. È importante sottolineare che l’aria e i gas presenti nel nostro corpo sono di ostacolo a una corretta esecuzione delle ecografie, quindi è di fondamentale importanza seguire correttamente le norme di preparazione fornite al momento della prenotazione.
Ecografia prostatica transrettale: cos’è e come si svolge
L’ecografia prostatica transrettale consente di verificare le dimensioni e la morfologia della prostata, con estrema precisione, aumentando il potere di risoluzione rispetto all’approccio sovrapubico.
Attraverso una sonda ecografica lubrificata inserita nell’ampolla rettale del paziente, vengono ricercate lesioni strutturali della ghiandola prostatica. L’emissione di onde ad alta frequenza permette la formazione di immagini che possono essere visualizzate su uno schermo apposito per poi essere stampate o digitalizzate su qualsiasi supporto (penna usb o dvd).
L’ecografia della prostata transrettale serve a valutare le condizioni della prostata, in particolare quando si presentano sintomi sospetti come diminuzione della pressione del getto urinario, la difficoltà a iniziare la minzione o l’urgenza nell’urinare.
Nei casi sospetti in cui si ritiene opportuno effettuare una diagnosi precoce di neoplasia prostatica, si associa all’ecografia anche una biopsia della ghiandola.
Ecografia testicolare: un esame non invasivo
L’ecografia testicolare è un esame non invasivo che permette di valutare il contenuto della borsa scrotale e le eventuali alterazioni presenti. Una sonda viene appoggiata sullo scroto, cioè la “borsa” che contiene i testicoli, e ciò permette di visualizzare il testicolo nelle sue diverse componenti: didimo, epididimo, tunica vaginale e funicolo spermatico.
È possibile ottenere la valutazione volumetrica e morfologica dei testicoli, epididimi, dotti deferenti e delle strutture a esso connesse. Essa identifica eventuali tumori e patologie degli annessi testicolari, come cisti dell’epididimo, idrocele, varicocele. Si può associare a una esplorazione vascolare: in questo caso si parla allora di ecocolordoppler, che fornisce preziose informazioni aggiuntive, in caso di patologie neoplastiche o infiammatorie.
A cosa serve e come si svolge l’ecografia peniena basale
L’ecografia peniena basale è un’indagine ultrasonografica che serve per valutare l’aspetto morfologico del pene nelle sue varie componenti. L’indagine permette di esplorare i corpi cavernosi, l’albuginea, il corpo spongioso e l’uretra. L’associazione con il color-doppler è utile nello studio della componente vascolare endo-cavernosa.
Lo studio di deviazioni del pene, l’identificazione di placche fibrose, come accade nell’induratio penis plastica o Morbo di La Peyronie, vengono facilmente identificate, così come asimmetrie dei corpi cavernosi o disturbi della vascolarizzazione, che possono indurre disfunzione erettiva per scarso apporto ematico o disfunzione veno occlusiva da accelerato scarico venoso. In caso di disfunzione erettile, l’ecocolordoppler penieno serve ad accertare le condizioni delle arterie del pene e la loro integrità. In corso di ecocolordoppler dinamico, le strutture in esame vengono stimolate con farmaci vasoattivi che permettono di aumentare il flusso simulando un’erezione anche se su base farmacologica.
Presso il nostro studio svolgiamo anche i seguenti esami ecografici:
• ecografia renale
• ecografia vescicale
• ecografia prostatica sovrapubica
• ecografia transrettale
• ecografia testicolare
• ecografia peniena
• biopsia prostatica ecoguidata
• ablazione prostatica ecoguidata
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