Al termine della fase orgasmica maschile, si produce un getto eiaculatorio che normalmente ha una certa pressione. Tuttavia, in condizioni particolari, spesso sintomatiche di una condizione patologica, si può verificare un'eiaculazione astenica, caratterizzata da un getto eiaculatorio debole e senza pressione.
L'eiaculazione astenica può destare ansia nei pazienti, poiché può influire negativamente sulla loro vita sessuale e sulla loro autostima. Talvolta, si associa all'anorgasmia, ma più frequentemente provoca una diminuzione del piacere sessuale.
Le ripercussioni psicologiche di tale condizione sono facilmente intuibili: può svilupparsi un deficit erettile di tipo psicogeno dovuto alle alterazioni orgasmiche che inducono un'eiaculazione senza schizzo.
In alcuni casi, la debolezza dell'emissione dello sperma può essere accompagnata da una minzione rallentata e prolungata, mentre in altri casi, l'eiaculazione astenica è un disturbo soggettivo.
È importante segnalare che nei soggetti anziani affetti da iperplasia prostatica benigna, l'eiaculazione astenica è quasi sempre presente come sintomo costante.
Eiaculazione senza getto: i segni clinici della eiaculazione astenica
Durante un rapporto sessuale o una pratica masturbatoria il paziente nota l’evidenza o la sensazione della mancanza del classico “getto dello sperma”.
Non sempre la presenza di tale sintomatologia è relazionabile ad un quadro patologico. Può presentarsi e scomparire nell’arco di un breve periodo.
Quando presente, causa un condizionamento psicologico che molti pazienti, per lo più di giovane età, associano quasi sempre ad una riduzione della potenza virile.
Più di frequente ci si trova di fronte a condizioni patologiche in grado di modificare le condizioni anatomiche e fisiologiche: è necessario quindi sempre un approfondimento clinico diagnostico in grado di escludere patologie acute e croniche che vanno prontamente curate.
Cause principali
L’eiaculazione senza spinta può manifestarsi in forma transitoria o permanente nel tempo.
Si manifesta transitoriamente in caso di processi infiammatori delle vie urinarie e in caso di flogosi prostatica. Le cause note più frequenti sono, il restringimento dell’uretra, patologie tumorali benigne e maligne della prostata, prostatiti, batteriche o abatteriche, infiammazioni acute o croniche dell’uretra. Sono spesso accompagnate ad una sintomatologia tipica, con aumento della frequenza minzionale, minzione notturna, getto urinario ridotto, fino anche a bruciori durante la minzione. Un ruolo importante che può generare una riduzione della potenza eiaculatoria è da ascrivere alle infezioni sessualmente trasmesse, gonococciche, da Clamidia e da micoplasma omini.
Altri quadri clinici meno frequenti sono evidenziabili dopo traumi con conseguente lesione spinale, che provocano alterazioni neurologiche del controllo del meccanismo espulsivo.
Stili di Vita
Alcuni fattori legati allo stile di vita e alle abitudini alimentari possono contribuire alla comparsa di una scarsa pressione eiaculatoria.
L’uso eccessivo di alcool, il fumo, l’assunzione di droghe, la mancanza di esercizio fisico o una dieta poco salutare, l’abuso di sostanze come il caffè, i cibi piccanti possono indurre stati di congestione prostatica con sintomatologia genito urinaria.
Eiaculazione astenica: come porre diagnosi
Possono presentarsi vari quadri clinici che non vanno confusi
La eiaculazione retrograda, è un quadro da non confondere e si verifica quando lo sperma invece che essere emesso all’esterno tramite l’uretra, risale verso la vescica, in parte o completamente. Si ha quindi una scarsa o assente emissione di liquido seminale, nota come dry eiaculation. Ciò accade perché il muscolo del collo vescicale non funziona correttamente.
Le cause della eiaculazione retrograda possono essere numerose e per lo più legate alla prostata; la più frequente è il cancro alla prostata. Più raramente menzioniamo Ipertrofia Prostatica Benigna, Prostatite, Uretrite. Anche diabete o neuropatia diabetica possono causare eiaculazione retrograda.
Se si riscontrano i sintomi riconducibili ad un quadro di eiaculazione astenica, è necessaria una visita urologica-andrologica. Per formulare una corretta diagnosi sarà necessaria una visita accurata dei genitali, della prostata e l’esecuzione di indagini di laboratorio come urinocoltura, spermiocoltura, la valutazione se eseguire tamponi uretrali specifici per malattie sessualmente trasmesse.
Inoltre, può essere necessario eseguire un esame ecografico dell’apparato urinario, che permette di individuare patologie presenti a livello genito urinario. In casi particolari può essere di aiuto anche un esame endoscopico cistoscopico per la valutazione di possibili anomalie delle basse vie urinarie.
Rimedi per il poco sperma è legato allo stile di vita
Se la condizione è causata da fattori riconducibili allo stile di vita, a seguire alcune norme di sicuro ausilio.
Una alimentazione equilibrata può aiutare a migliorare la produzione di sperma. Il consumo di cibi ricchi di oligoelementi come zinco, selenio, vitamine C ed E, e acidi grassi omega-3, possono essere particolarmente utili. L’Idratazione è importante per favorire la produzione di sperma.
Evitare sostanze nocive come il fumo, l’abuso di alcol e l’uso di spezie caffè, possono influenzare negativamente la produzione di sperma. Mantenere un livello di attività fisica regolare come la corsa, il nuoto, possono favorire un recupero di stati di congestione del perineo, con effetti benefici sulla funzione e volume eiaculatorio.
.
Come trattare l’eiaculazione astenica
Il trattamento per l’eiaculazione astenica può essere sintomatico, con norme dietetiche o se necessario, farmacologico o chirurgico, a seconda della causa che induce il disturbo.
L’approccio terapeutico con trattamenti specifici farmacologici, in caso di infezioni acute o croniche alle vie urinarie o seminali, unitamente a trattamenti fisici in caso di prostatite croniche, permettono di migliorare sensibilmente o far regredire la sintomatologia.
Si adottano trattamenti chirurgici o endoscopici in caso di malformazioni come restringimenti marcati del canale uretrale. In ogni caso considerando che le alterazioni che portano a modificare la funzione eiaculatoria sono quasi sempre la spia di un processo patologico, si consiglia di rivolgersi allo specialista, per evitare possibili complicazioni di difficile risoluzione.