Ernia Inguinale: come riconoscerla

Ernia inguinale
L’ernia inguinale è la più frequente tra le tipologie di ernie. Si verifica a seguito della fuoriuscita di una piccola parte di intestino attraverso un forame anatomico di debolezza che ha sede a livello dell’anello inguinale interno. L’ernia può decorrere asintomatica, oppure presentarsi con dolore più o meno intenso nella regione inguinale.
L’insorgenza di una ernia può avvenire sia in età perinatale che in età adulta. È più frequente nel sesso maschile, per una diversa conformazione del canale inguinale rispetto alla donna, che risulta più vulnerabile agli incrementi pressori addominali. Tra le cause imputate nell’insorgenza dell’ernia, sono i bruschi aumenti della pressione, come nel sollevamento di pesi eccessivi o nello svolgimento di esercizi particolari.

Sintomatologia dell’Ernia Inguinale

Ernia inguinaleSi può presentare come dolore o fastidio alla regione inguinale, altre volte si avverte una sensazione di peso o di corpo estraneo o di bruciore, per compressione e irritazione delle terminazioni nervose. In alcuni casi particolari il dolore si può estendere al testicolo, allo scroto e alla gamba, questo si verifica nei casi di ernia particolarmente grande. La stazione eretta può creare difficoltà e si possono avere, difficoltà nella digestione, come quando porzione dell’intestino si impegna all’interno del canale inguinale. Tutta questa sintomatologia si può aggravare con un esercizio fisico, o per la posizione eretta o durante sforzi addominali intensi. In casi estremi le complicazioni più rilevanti sono l’incarceramento dell’ernia o peggio ancora lo strozzamento dell’ernia che avviene quando una porzione dell’intestino viene intrappolata tra le formazioni legamentose e muscolari del canale inguinale. Questo provoca una sofferenza vascolare e impone un intervento chirurgico in urgenza per evitare complicazioni più gravi. La diagnosi si fa con una semplice visita medica, ma può essere utile associarla a un esame ecografico dei tessuti molli. È bene trattare l’ernia precocemente, per ridurre il rischio di complicazioni pericolose, come lo strozzamento erniario. Ritardare il trattamento dell’ernia costituisce sempre un rischio e crea problemi nell’intervento chirurgico che diventa estremamente difficoltoso per le aderenze e le alterazioni anatomiche che vengono create in caso di ernia inveterata.

Il Trattamento chirurgico dell’ernia

Trattamento chirurgicoIl trattamento chirurgico prevede due tipi di procedure, una in anestesia locale in regime di Day Surgery e richiede circa 15 -20 minuti. Consiste in una piccola incisione cutanea, nella riduzione del sacco erniario, nel posizionamento di una rete biologica.
In caso di bilateralità erniaria  si può optare per un intervento in laparoscopia in anestesia generale, trattamento mininvasivo che prevede l’accesso in cavità peritoneale. Tale approccio permette di visualizzare dall’interno la porzione di cedimento fasciale e di un eventuale impegno intestinale, potendo posizionare nella stessa sede, la rete biologica che permette di sanare il deficit anatomico. La ripresa funzionale è praticamente immediata dopo chirurgia in Day Surgery, solo 4 ore di ricovero, con restituzione alle attività usuali in pochissimo tempo, mentre con la laparoscopia è necessaria almeno una notte di ricovero.

 

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