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Papilloma virus: sintomi, rischi e prevenzione essenziale per la salute
Il Papilloma Virus (HPV) è un virus a DNA appartenente alla famiglia Papillomaviridae, caratterizzato da una notevole eterogeneità genetica. Comprende oltre duecento diversi piccoli virus il cui materiale genetico è custodito in un doppio filamento di DNA circolare, alcuni dei quali sono a trasmissione sessuale e possono causare condizioni patologiche sia nell'uomo che nella donna.
L'HPV è in grado di infettare la pelle e le mucose, conseguentemente le cellule della cute e delle mucose crescono in una maniera incontrollata causando escrescenze denominate verruche cutanee, condilomi acuminati, ma anche lesioni a carico dell'apparato genitale e perianale. La trasmissione avviene prevalentemente attraverso un contatto diretto con la pelle o le mucose infette, in via preferenziale con i rapporti sessuali ma può essere anche una trasmissione senza rapporti sessuali ossia mediata da trasporto attraverso contatto o manipolazioni, veicolando particelle o fluidi corporei infetti.
Tra le caratteristiche dell’HPV nell’uomo, vi è la predisposizione a persistere nell'organismo per lunghi periodi, tanto che risulta difficile stabilire l’epoca del contagio, in alcuni casi induce lo sviluppo di lesioni precancerose e di neoplasie nella donna del collo dell’utero e nell’uomo del pene.
Gli Human Papolloma Virus (HPV) a trasmissione sessuale possono essere classificati come a basso rischio oncogeno, responsabili di verruche a carico dei genitali e ad alto rischio oncogeno, predispongono lo sviluppo di neoplasie, sia nell’uomo che nella donna.
Il Papilloma Virus è uno dei virus più diffusi al mondo, con milioni di nuove infezioni segnalate ogni anno. Colpisce uomini e donne di tutte le età.
Sembra essere più diffuso geograficamente in alcune parti del mondo con disparità attribuibili a differenti possibilità di accesso a cure mediche, relazionato a presenza di bassi livelli di igiene scarsa diffusione della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili come l’uso del profilattico.
Trasmissione del Papilloma virus: come si contrae l’infezione?
L’infezione da HPV è l’unica infezione riconosciuta come causa essenziale per l’insorgenza del tumore della cervice uterina e messa da più parti in relazione all’insorgenza del tumore del pene. Sembra inoltre essere responsabile della comparsa di altri tipi di tumore, come ad esempio i tumori genitali o extra genitali.
Papilloma virus nella donna e nell’uomo: come si prende?
Il contagio da papilloma virus avviene principalmente attraverso il contatto, sia diretto che indiretto, di liquidi corporei come saliva e secrezioni, ricchi di particelle virali, oppure attraverso lesioni di continuo come tagli, abrasioni nella pelle e nelle mucose.
Il tempo che può intercorrere tra l’infezione e la comparsa di manifestazione come lesioni precancerose è di 5-7 anni circa. Nel caso del carcinoma della cervice il tempo di latenza è molto più lungo, anche di decenni.
Soltanto una minima percentuale di persone che contraggono il Papilloma virus, sviluppando la malattia, potrà andare incontro alla trasformazione maligna se non viene efficacemente combattuto dal sistema immunitario. La evoluzione delle lesioni da HPV in un primo tempo porta a formazioni di alterazioni chiamate displasie. Queste lesioni vanno individuate precocemente mediante esami specifici dedicati e possono essere curate efficacemente prima che si trasformino in tumore.
Papilloma virus: sintomi e manifestazioni cliniche
Il papilloma virus può manifestarsi con diversi sintomi a seconda del ceppo di virus e delle condizioni fisiche dell’ospite.
L’infezione da Papilloma virus è in un primo tempo asintomatica e può scomparire spontaneamente. In relazione al ceppo che causa l’infezione, però, possono presentarsi i seguenti quadri clinici:
- Formazioni verrucose su viso e genitali
- Escrescenze più o meno diffuse a livello delle mucose genitali orali, regione perianale, chiamate appunto condilomi.
Nell'uomo, i sintomi tipici possono includere la comparsa di verruche genitali, localizzate lungo l’asta, pube, ma prevalentemente sul prepuzio, glande e regione peri meatale del pene, sull'ano e nella regione inguinale. Il virus può essere presente in modo asintomatico, quindi permettere una più facile trasmissione.
Diagnosi e screening
La diagnosi del Papilloma Virus avviene principalmente attraverso indagini cliniche strumentali e di laboratorio che possono individuare la presenza del virus e la sua possibile attività oncogena. Il processo di screening comprende il Pap-Test e il test dell'HPV-DNA, che consentono di individuare alterazioni cellulari e la presenza del virus. Questi metodi sono fondamentali per una precoce individuazione del virus e per il monitoraggio della sua diffusione nella popolazione.
Pap-Test , thin prep e HPV-DNA
Il Pap-Test è un diffuso esame ginecologico di screening introdotto ormai da moltissimi anni, ora associato al thin prep , permettono di individuare eventuali anomalie delle cellule cervicali di tipo infiammatorio, che possono essere causate da agenti esterni o dall'infezione da HPV. Questi test sono raccomandati come metodo di screening per il cancro cervicale e possono essere eseguiti durante una visita ginecologica di routine. Il test dell'HPV-DNA, invece, ricerca la presenza del DNA del virus nell'organismo e può essere utilizzato come test diagnostico aggiuntivo in caso di risultati sospetti dei test precedenti o in presenza di altri fattori di rischio.
Papilloma virus: cura e trattamenti disponibili
Dopo una diagnosi confermata di infezione da papilloma virus, è possibile intraprendere diversi trattamenti disponibili per gestire la condizione. Tra le opzioni terapeutiche rientrano le terapie farmacologiche, come creme topiche o farmaci antivirali, che mirano a eliminare il virus o a ridurre i sintomi. Inoltre, le terapie chirurgiche possono essere utilizzate per rimuovere le lesioni o i tumori eventualmente causati dal virus, come nel caso di neoplasie cervicali. È importante discutere con il medico le opzioni terapeutiche più adatte al proprio caso, considerando l'età, la salute generale e la presenza di eventuali complicanze legate all'infezione.
Terapie farmacologiche e chirurgiche
Le terapie farmacologiche rappresentano una delle opzioni principali per trattare l'infezione da papilloma virus. Queste possono includere l'uso di farmaci antivirali per ridurre la replicazione del virus e alleviare i sintomi, o l'applicazione locale di creme o soluzioni per rimuovere le lesioni cutanee. D'altra parte, le terapie chirurgiche possono essere necessarie per rimuovere le lesioni più gravi o prevenire lo sviluppo di neoplasie. Queste procedure possono includere l'escissione chirurgica delle lesioni o interventi più invasivi per trattare il cancro cervicale. È fondamentale consultare uno specialista per valutare le opzioni terapeutiche più appropriate in base alla gravità dell'infezione e alle condizioni individuali del paziente.
Prevenzione primaria e secondaria
Prevenire l'infezione da HPV è possibile adottando semplici regole:
- curare l’igiene personale;
- evitare rapporti a rischio, occasionali, l’utilizzo del preservativo è un ottimo presidio contro le infezioni da HPV, permette di ridurre considerevolmente il rischio di contagio, evitando in contatto diretto.
- effettuare periodicamente una visita specialistica unitamente ad una genito scopia, effettuare un test per la tipizzazione e per la ricerca del DNA virale (HPV test).
La prevenzione primaria del papilloma virus prevede l'uso del preservativo durante i rapporti sia omo che eterosessuali e la limitazione del numero di partner sessuali. La vaccinazione per HPV può essere somministrata a ragazze e ragazzi prima dell'inizio dell'attività sessuale. In Italia nel 2006 è stato approvato il vaccino contro l’HPV a scopo di prevenzione primaria dell’infezione.
La vaccinazione contro l’HPV viene offerta gratuitamente a ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 12 anni di età, in alcune regioni italiane.
L’efficacia del vaccino è maggiore se effettuato prima dei 16 anni, comunque, anche gli adulti possono beneficiare della vaccinazione, come evidenziato da studi scientifici che rilevano benefici della vaccinazione anche fino al quarantesimo anno di età.
Il protocollo vaccinale prevede 3 dosi da effettuare nell’arco di 6 mesi per gli over 14 e 2 dosi da effettuare a distanza di 6-12 mesi per gli under 14.
La vaccinazione viene consigliata anche a chi ha già avuto un contatto con il Papilloma virus, in quanto capace di rafforzare il sistema immunitario e prevenire possibili e usuali recidive anche dopo trattamento specifico.
La prevenzione secondaria prevede screening per la diagnosi precoce di lesioni precancerose, con il Pap-Test, thin test e il test HPV-DNA, per garantire un trattamento tempestivo in caso di infezione nelle donne e una genito scopia e tampone uretrale per tipizzazione HPV nell’uomo.
Papilloma virus come curarlo?
Le lesioni causate da Papilloma virus possono guarire da sole senza trattamento. La loro scomparsa, però, non sempre equivale alla scomparsa del virus dal corpo. Quindi è bene fare sempre attenzione quando si hanno rapporti a rischio o si è avuta una manifestazione da HPV, fare specifici test per non diffondere il contagio.
Le lesioni causate dall’HPV vanno curate e la scelta della terapia varia a seconda della sede, della grandezza e grado di diffusione delle lesioni.
Un approccio farmacologico locale è possibile in prima istanza, facendo ricorso a creme in grado di distruggere le lesioni presenti nel paziente.
Prevalentemente si usano soluzioni a base di acido salicilico o acido tri cloro acetico o sono creme ad azione antivirale.
Quando l’approccio farmacologico non risulta efficace, si può ricorrere all’intervento chirurgico, mediante l’uso della crioterapia o foto vaporizzazione con laser di ultima generazione.
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