In Italia la vasectomia è un intervento utilizzato sempre più frequentemente come metodo anticoncezionale (in alcuni Stati è utilizzato per il controllo delle nascite) definitivo. Molti uomini, in ogni caso, desistono dall’affrontarla perché timori, cattiva informazione e falsi miti prevalgono.
Proviamo a fare un po’ di chiarezza.
Cos’è la vasectomia?
È un intervento chirurgico di contraccezione relativo al sesso maschile, durante il quale si tagliano e si suturano i due dotti deferenti, per evitare agli spermatozoi di passarvi attraverso e di unirsi al liquido seminale, rendendo quindi fertile lo sperma.
Si tratta di un intervento efficace e non doloroso (a volte può capitare che vi sia, a seguito di un intervento di vasectomia, un dolore acuto e in alcuni casi prolungato; ma comunque destinato a svanire nel giro di pochi giorni).
Divenuta di fatto legale, pur senza una regolamentazione legislativa, in concomitanza con la legge 194 sull’aborto (molte sentenze), la vasectomia resta ancora oggi una scelta non leggera da prendere all’interno dei rapporti di coppia. Non potrebbe essere altrimenti, data l’irreversibilità dell’intervento.
I numeri della Vasectomia in Italia
Stando alle stime mondiali, si può parlare di circa 50 milioni di uomini operati di vasectomia, con un’alta percentuale (che oscilla tra il 10 e il 23% sul totale della popolazione maschile in età fertile) di sterilizzazioni soprattutto in Cina, Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti e India. In Italia, in linea con il resto dell’Europa, la media si attesta un po’ più in basso, ma è comunque una pratica che inizia ad essere maggiormente diffusa anche tra gli addetti ai lavori. Resta comunque difficile trovare cliniche o specialisti favorevoli a interventi di vasectomia (altrettanto tortuoso sembra essere l’iter burocratico per l’effettuazione dell’intervento in convenzione con il SSN) e questo spesso sconforta e alimenta le paure, spesso infondate, del paziente.
Quali sono le paure per chi sceglie di effettuare un intervento di vasectomia.
La paura frequente per il paziente è che quest’ultima possa interferire sulla virilità maschile. Nulla di più falso! La potenza sessuale, l’eiaculazione e l’orgasmo rimangono inalterati dopo l’intervento.
La differenza è data solo dall’emissione degli spermatozoi, prima dell’intervento, all’assorbimento post vasectomia degli stessi, che comunque continuano a essere prodotti nei testicoli. Non potendo questi ultimi essere emessi, vengono metabolizzati dal nostro organismo, ossia trasformati e le sostanze costituenti riutilizzate.
La fuoriuscita di sperma rimane, ma senza spermatozoi, eliminando quindi la possibilità di fecondazione del partner.
Utilizzare la vasectomia come metodo contraccettivo è una soluzione per la coppia che decide di non avere figli o evitare di averne altri. Ma è l’uomo, in questo caso, che deve essere consapevole dell’irreversibilità dell’intervento, che è dunque contraccettivo al 100%.
Se è vero, però, che l’intervento è irreversibile, è possibile comunque pensare alla conservazione degli spermatozoi con la crio-conservazione, prima dell’intervento di vasectomia.
È anche importante ricordare che la vasectomia, ovviamente, non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili, come l’HIV e AIDS. Gli uomini che si sono sottoposti a quest’intervento devono continuare ad avere rapporti protetti, per evitare il rischio di malattie sessualmente trasmissibili.
In conclusione, la vasectomia non va inteso come un intervento contraccettivo di prima scelta. Va riservato alle coppie stabili che non riescono, per vari motivi, a realizzare una contraccezione alternativa sicura per la partner.
Per Informazioni e consigli su come effettuare una Vasectomia e sui relativi rischi, puoi chiamarmi al numero 335 815 9508 o scrivermi all’indirizzo mail antoninolagana@gmail.com
Approfondisci il tema della vasectomia cliccando qui