In caso di fallimento del trattamento medico, può essere utile o necessario un trattamento chirurgico. Qualsiasi intervento per ipertrofia prostatica benigna pone a rischio, in modo differente, la meccanica eiaculatoria del paziente, con il rischio consistente di eiaculazione retrograda, mentre non vengono significativamente aumentate le possibilità di insorgenza di disfunzione erettiva e capacità di ottenere un orgasmo.
Cura ipertrofia prostatica: Adenomectomia Open Surgery
Attraverso questa tecnica si rimuove l’adenoma mediante il tradizionale taglio chirurgico. Interventi usati da oltre 50 anni, hanno ancora un’efficacia insuperata anche se con una morbilità perioperatoria che alcuni mettono in discussione, nella realtà attuale di chirurgia mini-invasiva. Interventi tuttora definiti “gold standard” in caso di prostate veramente voluminose.
Cura ipertrofia prostatica: Resezione transuretrale dell’adenoma prostatico (TURP)
Questo intervento prevede la resezione di parte della prostata attraverso l'uretra, presenta il vantaggio della mini-invasività, ovvero evitare incisioni chirurgiche con un recupero postoperatorio più rapido. Esistono anche alcune nuove tecniche per ridurre il volume della prostata ipertrofica, alcune delle quali non sono ancora abbastanza sperimentate per stabilire i loro effetti definitivi. Esse prevedono vari metodi per ridurre parte del tessuto ghiandolare. Fra queste si ricordano: la vaporizzazione transuretrale della prostata (TVP), la laser TURP, la visual laser ablation (VLAP), la Transurethral Microwave Thermo Therapy (TUMT), la Transurethral needle ablation of the prostate (TUNA) micro iniezioni di etanolo in situ.
Cura ipertrofia prostatica: Tecnica VLAP
Nuove tecniche che comportano l'impiego del laser in urologia, sono state sperimentate negli ultimi 10 anni. Si è iniziato con la VLAP, tecnica che usa uno YAG laser a contatto con il tessuto prostatico.
Cura ipertrofia prostatica: Photoselective Vaporization
Una tecnologia simile alla precedente è chiamata Photoselective Vaporization of the Prostate (PVP) ed usa un laser a luce verde (KTP) ed è emersa recentemente. Questa procedura utilizza un laser ad alta potenza di 180Watt con una fibra laser inserita nella prostata.
La totale assenza di sanguinamento, indicata in pazienti cardiopatici che assumono anche anticoagulanti, rende questa nuova metodica affidabile, rapida con degenza di 24 ore e recupero alla vita di relazione pressoché immediato ed è attualmente in rapida diffusione in centri specializzati.
(Foto: relatore del corso aggiornamento italiano sul laser Green light di marzo 2016).
Cura ipertrofia prostatica: Holmium Laser Ablation of the Prostate (HoLAP)
Un'altra procedura chiamata Holmium Laser Ablation of the Prostate (HoLAP), è stata adottata pressoché in tutto il mondo.
Il trattamento della iperplasia prostatica benigna con la tecnica laser rappresenta attualmente il gold standard al trattamento delle patologie prostatiche ed è particolarmente indicato poiché il è di tipo mini invasivo.
La tecnica prevede il passaggio di una sonda molto piccola attraverso l'uretra, successivamente, tramite una fibra laser si provoca la vaporizzazione della prostata in assenza pressoché totale di perdite ematiche. La rapidità dell'intervento e la brevità della ricovero ospedaliero, che normalmente è di 24 ore, l'assenza di dolore, ne consigliano, dove indicato, l'esecuzione. Il recupero post operatorio è immediato, può permanere per un periodo più o meno lungo, un aumento della frequenza urinaria. Rispetto alle tecniche attualmente in uso, ossia la tecnica chirurgica, che prevede un'incisione addominale o la resezione endoscopica classica, che prevede il taglio endoscopico con sanguinamento della prostata, un ricovero dai tre ai sei giorni con lavaggi continui, la tecnica laser risulta notevolmente più compliante e accettabile per il paziente.
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