Prognosi tumore prostata

prognosi tumore prostata

 

La prognosi del carcinoma prostatico localizzato è strettamente correlata allo stadio, al grado e ai livelli di PSA. Sono stati sviluppati nomogrammi che combinano questi tre fattori, fornendo una valutazione prognostica più accurata. Globalmente, la sopravvivenza a 5 anni dei pazienti con carcinoma prostatico localmente avanzato è intorno al 40%, mentre quella dei pazienti con malattia disseminata è di circa il 20%. Bisogna, tuttavia, considerare che gli esami attualmente disponibili (DRE, ecografia, RM) per valutare lo stadio clinico, non consentono di determinare in maniera accurata l’estensione patologica della neoplasia; ma soprattutto che il cancro della prostata è così eterogeneo da rendere difficile una corretta previsione del suo potenziale biologico.

 

 

Carcinoma istologico e carcinoma clinico

Come riportato in precedenza, l’incidenza del carcinoma istologico è maggiore di quella del carcinoma clinico, suggerendo che non tutti i tumori istologici evolvono verso una malattia clinicamente evidente. Il ricorso sempre più frequente a resezioni trans-uretrali per ipertrofia prostatica benigna comporta un incremento della diagnosi di carcinoma incidentale, mentre altri tumori prostatici vengono diagnosticati in seguito a biopsia effettuata per semplice elevazione del PSA. Il risultato di queste procedure è una diagnosi in eccesso di neoplasie prostatiche che di fatto vengono trattate, ma che potrebbero essere clinicamente senza significato. Si è pertanto fatto ricorso a vari altri metodi, nel tentativo di definire meglio il potenziale biologico della neoplasia.

In sintesi, il carcinoma istologico si riferisce alla diagnosi microscopica del cancro, mentre il carcinoma clinico si riferisce alla manifestazione macroscopica del cancro o ai sintomi che la persona avverte. Entrambi sono importanti per la diagnosi e il trattamento del cancro.

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